Boris Pasternak
Mosca, 1890 - Peredelkino, Mosca, 1960 Il suo capolavoro, il dottor Zivago, non fu accettato in Unione Sovietica perché considerato critico verso la rivoluzione bolscevica e venne invece tradotto e pubblicato in molti paesi europei. Il successo fu immediato tanto che gli venne conferito il premio Nobel nel 1958 che egli rifiutò per non essere espulso dal proprio paese. |
Eric Maria Remarque
Osnabruck, 1898 - Ascona, 1970 I suoi libri furono vietati dal fascismo per la loro condanna della guerra. Volontario a 18 anni nella prima guerra mondiale da quell’esperienza trasse il suo testo più famoso Niente di nuovo sul fronte occidentale, una condanna lucida e disincantata della crudeltà ed inutilità della guerra. Andò in esilio dopo l’avvento del potere dei nazisti. |
Carlo Rosselli
Roma, 1899 - Bagnoles sur l’Orne, 1937 I suoi libri furono proibiti perché antifascista. Uomo politico di idee socialiste fu mandato al confino da fascismo. Riuscì a scappare in Francia, nel 1936 combatté nella guerra civile spagnola e l’anno successivo fu ucciso in Francia da sicari pagati dal governo fascista. Il suo libro più importante, Socialismo liberale, fu scritto nel 1930 quando era in esilio a Lipari |